Un nuovo punto di vista per la gestione dell’ansia e della preoccupazione dei genitori a tavola.
Sapevi che i bambini sotto i 3 si approcciano al cibo come se avessero un “nutrizionista interno”? In condizioni di buona salute psicofisica sono naturalmente predisposti a regolarsi nell’assunzione del cibo e addirittura dei nutrienti, per la tranquillità di mamma e papà. Ma cosa interferisce in questo processo?
I bambini nascono sapendo regolare i propri segnali di fame e di sazietà. L’allattamento al seno ne è un esempio. Come tutti i mammiferi, i cuccioli umani sanno autoregolarsi nell’allattamento decidendo quanto mangiare a seconda della composizione del latte di quella poppata e della propria fame, fermandosi al momento opportuno. Ma cosa accade mano a mano crescono?
Si inseriscono i condizionamenti degli adulti, che portano i bambini a perdere gradualmente la loro capacità di autoregolarsi nell’alimentazione. Alcuni esempi:
- “Se mangi tutto poi puoi guardare i cartoni animati”
- “Nel piatto non si avanza nulla…ci sono bambini che non hanno cibo nel mondo”
- “Ancora un boccone, dai, fai uno sforzo”
- Guardare tablet o tv durante il pasto
Queste abitudini portano i bambini a forzare i punti di sazietà o a disconnettersi dai propri segnali corporei, facendo poca attenzione al “nutrizionista interiore” che li guida naturalmente.
I training di mindful eating hanno proprio questa finalità: riconnettere le persone al proprio corpo, ai propri segnali di fame e sazietà, recuperando quella capacità innata che è stata modificata dall’ambiente circostante.
In caso di difficoltà in ambito alimentare con i bambini, nelle situazioni di sovra o sotto peso è sempre utile tuttavia rivolgersi ai professionisti del settore (pediatra, nutrizionista, psicologo esperto in età evolutiva e relazioni familiari) per una valutazione completa dello stato di salute psicofisico del bambino. Contattami per ulteriori informazioni.